Al lavoro, ma sembra di essere a casa: in Bonduelle uffici sostenibili e senza barriere

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Al lavoro, ma sembra di essere a casa: in Bonduelle uffici sostenibili e senza barriere

Il taglio del nastro nel pomeriggio di venerdì 27 settembre: un investimento di poco meno di un milione per rifare gli spazi e adattarli alla filosofia amica dell’ambiente del gruppo.

Bergamo –  27 Settembre 2019 – Bergamo News

Andare in ufficio e trovarsi invece in un luogo più simile a casa: è un po’ questa la sensazione che provano i dipendenti della Bonduelle di San Paolo d’Argon dopo che gli spazi della sede di via Trento sono stati completamente rinnovati e inaugurati nel pomeriggio di venerdì 27 settembre.

Un cambio di look “inusuale”, dettato non da ragioni di bellezza (o, almeno, non solo) ma dalla volontà di cambiare radicalmente e in meglio il modo di lavorare.

Un processo iniziato due anni fa e che ha coinvolto, in modi e tempi differenti, i circa 150 impiegati (il gruppo in Italia conta 400 lavoratori ndr) di San Paolo d’Argon: complessivamente l’azienda ha investito poco meno di un milione di euro per uffici e dintorni, applicando così i principi di sostenibilità che già ispirano la gestione di campi e stabilimenti.

Per realizzare il progetto è stato coinvolto lo studio Workitect di Melzo, in particolare nelle figure di Simone Casella, architetto, e Luca Brusamolino, esperto di smartworking: a loro il compito di concepire i nuovi spazi e di interpretare i bisogni dei lavoratori, smussando l’idea iniziale con tutti gli input ricevuti dal personale.

“Speriamo siano il primo tassello per lavorare in un modo nuovo: rendeteli vostri” è stato il loro augurio poco prima del taglio del nastro e della visita agli ambienti: aperti, mutevoli, colorati e capaci di andare incontro alle più svariate esigenze, dal lavoro di gruppo al meeting, dalla pausa caffè alla riunione informale, fino allo spazio silenzioso e isolato della libreria e a una cucina attrezzatissima.

“Abbiamo innanzitutto voluto abbattere tutte le barriere che ci dividevano – sottolinea l’amministratore delegato Andrea Montagna – La logica che deve animare il nostro lavoro è quella della contaminazione, vogliamo incentivare le persone a incontrarsi, a comunicare, a mandarsi meno mail e a parlare di più. È un ambiente più leggero, più vicino a quello che di solito si trova al di fuori di un luogo di lavoro. Ma vogliamo fare di più ancora: tutti i dipendenti saranno dotati di cellulare aziendale e di un personal computer e arriveremo allo smart working vero e proprio che non li obbligherà a stare fissi a una scrivania”.

Ma anche sul lato ambientale Bonduelle ha fatto e farà molto: “Abbiamo distribuito a tutti una borraccia che in ufficio potranno riempire dal distributore di acqua posizionato nell’area social – continua Montagna – Abbiamo sostituito i vecchi macchinari e lavorato molto su tutto ciò che aiuta a ridurre i consumi di energia, abbiamo eliminato la plastica a partire dalle macchinette del caffè: sono piccoli dettagli, è vero, ma se li aggiungiamo a quanto già fatto in agricoltura e industria possono significare molto. La nostra volontà è quella di lanciare un modello di lavoro che ci piacerebbe venisse copiato da tutti gli edifici del gruppo”.

La soddisfazione contagiosa di Montagna non poteva che ricadere anche sul suo predecessore, Gianfranco D’Amico, oggi CEO Bonduelle Fresh Europe: “Questi spazi sono il dna di ciò che l’azienda vuole rappresentare – ha commentato – La cosa più importante di questo progetto è la volontà di lavorare in gruppo, insieme, per arrivare a traguardi che da soli non potremmo raggiungere. Bonduelle deve essere una realtà che fa business in modo diverso, capace di avere un impatto positivo sulle persone che ci lavorano: siamo già un esempio di questo nuovo modo di fare impresa”.

Silvana Iseni, HR Business Partner Bonduelle Italia, il compito di riassumere le tappe del percorso di trasformazione: “L’esigenza di rinnovo è emersa dall’indagine sul clima aziendale che viene svolta ogni due anni – ha spiegato – Due team di collaboratori hanno partecipato attivamente alla validazione della macro-idea e alla definizione degli spazi con gli architetti: oggi gli uffici sono lo specchio di quel confronto, sostanzialmente sono stati costruiti dai dipendenti. Il coinvolgimento del personale ha sinceramente superato le aspettative e anche la pazienza nel continuare a fare il loro mestiere durante i tre mesi di lavori che li hanno costretti a fare scatoloni e continui traslochi. L’idea non è quella di andare sul posto di lavoro e di piazzarsi a una scrivania ma di essere liberi di muoversi in base alle esigenze del momento: in un’ottica di libertà abbiamo anche eliminato i tornelli, responsabilizzando ogni dipendente al passaggio del badge, soprattutto per questioni di sicurezza”.

Alla cerimonia anche il sindaco di San Paolo d’Argon Stefano Cortinovis: “L’ultima volta, 8 anni fa, ero appena stato eletto sindaco – ha ricordato – E oggi già si rinnovano un’altra volta. È un onore per noi ospitare sul territorio un’azienda importante come Bonduelle, giovane e dinamica. È stato fatto un investimento importante per rendere l’ambiente di lavoro più piacevole e accogliente: complimenti per la lungimiranza”.

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