Psicologo del lavoro: chi è, cosa fa, perché è utile in azienda

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Lo psicologo del lavoro è un professionista specializzato nell’applicazione di teorie, metodologie e pratiche tipiche della psicologia all’interno dell’azienda. Nello specifico questa figura si concentra sull’analisi di dinamiche che si sviluppano all’interno di queste organizzazioni, tra individui e luogo di lavoro.

In questo articolo parleremo della figura dello psicologo del lavoro (conosciuto anche come psicologo delle organizzazioni) in azienda, approfondendo le sue competenze e il contributo che può dare alle aziende.

Qual è il ruolo dello psicologo del lavoro?

Il ruolo di questa figura è poliedrico e di grande importanza: può essere coinvolto in diverse aree aziendali, a seconda delle problematiche e delle necessità che vengono evidenziate.

Selezione del personale

Lo psicologo del lavoro può fornire supporto all’interno del processo di recruiting, aiutando le aziende nello sviluppo di test attitudinali e di valutazione, al fine di supportare la scelta dei candidati più indicati.

Il suo contributo è fondamentale, poiché permette di confrontare la psiche dei possibili candidati con il prototipo di profilo richiesto per il ruolo.

Individuazione dei talenti

La figura dello psicologo del lavoro ha un ruolo chiave anche all’interno dell’individuazione dei talenti e della loro valorizzazione.

Molto spesso, le potenzialità dei dipendenti non vengono espresse al loro massimo. 

Gli psicologi del lavoro possono permettere ai dipendenti di esprimere il loro potenziale inespresso, tramite lo sviluppo di una serie di processi atti a gestire i talenti.

Lo psicologo del lavoro identifica tutti quei dipendenti che dispongono di un alto potenziale, aiutando le organizzazioni a individuarli e farli crescere.

Valutazione e formazione

Un’altra delle funzioni dello psicologo del lavoro è quella di valutare le prestazioni dei dipendenti, aiutare il loro sviluppo e progresso, elementi fondamentali per la crescita dell’azienda.

Una delle funzioni dello psicologo del lavoro è quella di progettare sistemi di valutazione che permettano alle aziende di misurare e gestire le prestazioni dei loro dipendenti, al fine di identificare eventuali lacune e sviluppare le loro competenze.

Risoluzione dei conflitti

La figura dello psicologo del lavoro ha un ruolo chiave nella mediazione e nella risoluzione dei conflitti tra i dipendenti.

Attraverso la mediazione, facilita il dialogo tra le parti e aiuta nella gestione delle emozioni che possono ostacolare il processo di risoluzione. Fornisce strategie pratiche e lavora per prevenire future tensioni, contribuendo a creare un ambiente lavorativo più collaborativo e sano.

Sostegno ai dipendenti

Le difficoltà sul lavoro possono avere degli effetti negativi sia sulla produttività che sul benessere dei dipendenti.

All’interno di questo scenario, gli psicologi del lavoro supportano i dipendenti tramite lo sportello psicologico aziendale, un servizio volto a migliorare il benessere complessivo dei lavoratori, offrendo supporto per una varietà di problematiche personali e professionali.

Le competenze dello psicologo del lavoro

Per poter svolgere efficacemente il suo ruolo all’interno delle aziende, lo psicologo delle organizzazioni deve possedere una serie di competenze tecniche e relazionali.

Prima di tutto è fondamentale possedere una Laurea in Psicologia, orientata alla psicologia del lavoro.

Oltre alla formazione accademica, è indispensabile che lo psicologo del lavoro sviluppi competenze specifiche che gli permettano di affrontare le dinamiche organizzative e interpersonali tipiche degli ambienti aziendali.

Ecco un elenco delle principali competenze:

1. Competenze Tecniche

Le competenze tecniche dello psicologo sono conoscenze che si collocano alla base di questa professione. In questo ambito rientrano:

  • conoscenze tecniche sui metodi e gli approcci per la valutazione e lo sviluppo del personale;
  • conoscenze relative al funzionamento interno delle aziende e della loro organizzazione;
  • conoscenze specifiche sulla selezione del personale e del suo inserimento.

Queste competenze sono fondamentali per poter contribuire efficacemente allo sviluppo delle competenze dei dipendenti e, dunque, ad una loro valorizzazione. 

2. Competenze Interpersonali e di Comunicazione dello psicologo del lavoro

Parallelamente allo sviluppo delle competenze psicologiche base, è fondamentale che lo psicologo possieda spiccate capacità di ascolto, comunicazione ed empatia.

Queste sono fondamentali per poter creare un solido rapporto con i lavoratori, permettendo a questi ultimi di aprirsi e, di conseguenza, superare le loro difficoltà.

Lo sviluppo di queste skill comunicative permettono allo psicologo del lavoro di avere una maggior consapevolezza di quelle che sono le problematiche dei dipendenti all’interno dell’ambiente lavorativo.

psicologo del lavoro in azienda

Perché uno psicologo del lavoro è utile?

Il ruolo dello psicologo all’interno dell’azienda è molto utile per incrementare il benessere psico-fisico dei lavoratori e aiutarli nello sviluppo di un miglior equilibrio tra la vita lavorativa e personale.

Oltre al supporto psicologico, egli svolge un ruolo chiave anche nella formazione aziendale, progettando percorsi volti a migliorare competenze trasversali, come la comunicazione efficace e la leadership.

Attraverso focus group, inoltre, può favorire la crescita professionale dei dipendenti, stimolando il confronto e supportando lo sviluppo di competenze strategiche.

Psicologo di lavoro in azienda: le sfide del lavoro oggi

Rispetto al passato, oggi il ruolo dello psicologo delle organizzazioni ricopre un ruolo ancora più fondamentale.

Oltre al diffondersi dello smart working, deve affrontare sfide come il miglioramento del benessere mentale, l’incremento dello stress e del burnout e l’adattamento continuo ai cambiamenti aziendali.

Adattamento al cambiamento

In un mondo lavorativo in continua evoluzione, lo psicologo può aiutare l’azienda e i dipendenti a gestire meglio il cambiamento.

Che si tratti di una riorganizzazione interna, di una fusione aziendale o dell’introduzione di nuove tecnologie, questa figura facilita il processo di transizione, minimizzando resistenze e problematiche legate all’incertezza.

Formazione continua e sviluppo delle competenze soft: il ruolo chiave dello psicologo del lavoro

Oltre alle nuove dinamiche legate al cambiamento, anche le competenze soft (come comunicazione, collaborazione e problem-solving) sono sempre più importanti all’interno del contesto lavorativo.

Lo psicologo delle organizzazioni può progettare programmi di formazione ad hoc per sviluppare le competenze del team, migliorando la coesione del gruppo e la loro capacità di risolvere i problemi in modo efficace.

Sostegno psicologico nelle situazioni di crisi

In momenti di crisi aziendale, come licenziamenti, ristrutturazioni o fusioni, lo psicologo del lavoro rappresenta una risorsa chiave. Fornisce infatti supporto psicologico ai dipendenti colpiti da eventi stressanti o traumatici, facilitando il recupero emotivo e il ritorno a un clima sereno.

Anche in caso di cambiamenti nelle politiche aziendali o transizioni tecnologiche, che possono creare incertezza e ansia tra i lavoratori, il suo intervento risulta essenziale.

Integrazione della diversità e inclusione

Un altro ambito in cui lo psicologo del lavoro può apportare grande valore è la gestione della diversità e il miglioramento dell’inclusione.

Promuovere la diversità culturale, di genere, di età e di esperienze in azienda è fondamentale per migliorare l’innovazione e la creatività. In questo senso, lo psicologo aiuta le aziende a costruire ambienti inclusivi, capaci di far sentire i lavoratori ascoltati e rispettati.

Progettazione di spazi di lavoro ergonomici e funzionali

Oggi si dà sempre più importanza a come gli spazi di lavoro vengono concepiti, poiché un ambiente ben progettato può influenzare positivamente il benessere e la produttività dei dipendenti.

All’interno del team di Workitect lavorano HR e psicologi del lavoro, collaborando attivamente con il team di design per migliorare l’ergonomia e la disposizione degli ambienti.

Attraverso un approccio multidisciplinare e la sinergia di figure diverse, la progettazione degli spazi diventa così uno strumento per promuovere un ambiente che supporti la produttività e favorisca il benessere.

Conclusioni

Riassumendo, lo psicologo del lavoro rappresenta una risorsa di grande valore per le aziende.

Egli infatti contribuisce alla promozione del benessere e della produttività, alla gestione delle dinamiche relazionali e alla risoluzione dei conflitti.

Il suo ruolo è fondamentale per creare ambienti lavorativi che favoriscano la crescita personale e professionale, con un impatto positivo sul successo aziendale.

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Vittoria Olivieri
Psicologa del lavoro. Svolge attività di orientamento formativo e professionale per studenti e lavoratori. Dal 2017 accompagna lavoratori e aziende nell’implementazione di percorsi di Change Management.
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Vittoria Olivieri
Psicologa del lavoro. Svolge attività di orientamento formativo e professionale per studenti e lavoratori. Dal 2017 accompagna lavoratori e aziende nell’implementazione di percorsi di Change Management.
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