Cos’hanno a che fare le strategie di gamification con i processi di change management?
Partiamo con il dire che per Change Management intendiamo un approccio adottato per gestire una trasformazione che può interessare gli obiettivi, i valori, le procedure o le tecnologie di un’azienda. Lo scopo principale delle attività di change management è facilitare e rendere efficace il cambiamento, fornendo supporto e motivazione alle persone coinvolte.
Le strategie di gamification rappresentano un utile e potente strumento all’interno dei processi di change management. Scopriamo perché.
Gamification: che cos’è? A cosa serve?
Gamification è un termine utilizzato per descrivere tutte quelle strategie basate sull’utilizzo di elementi tipici del mondo ludico (come punti, badge, classifiche, livelli ed avatar), in contesti non ludici.
Attraverso questi meccanismi, le persone vengono motivate a raggiungere obiettivi specifici, in modo divertente e coinvolgente. La gamification sfrutta infatti il nostro innato desiderio di gioco e competizione per migliorare l’interazione e rendere le attività stimolanti.
Ti sei mai chiesto perché proviamo un senso di appagamento quando portiamo a termine un compito o perché ci sentiamo elettrizzati quando otteniamo una ricompensa?
Queste sensazioni sono dirette manifestazioni della psicologia umana – sia individuale che collettiva – che la gamification sfrutta abilmente. Il piacere di completare un’attività e l’eccitazione di ottenere qualcosa in cambio, sono potenti motivatori che possono trasformare anche la più monotona delle attività in una sfida accattivante.
La gamification funge da catalizzatore, utilizzando questi sentimenti per incentivare le persone a impegnarsi di più e con maggiore entusiasmo nel loro lavoro. I dipendenti sono quindi più propensi a partecipare attivamente e a collaborare con i colleghi, spinti dal desiderio di raggiungere nuovi traguardi e di riconoscere il proprio progresso in maniera tangibile e gratificante.
Le origini della gamification
La nascita della gamification viene attribuita a Jesse Schell, un rinomato game-designer statunitense che nel 2010, durante la conferenza D.I.C.E. (Design Innovate Communicate Entertain) a Los Angeles, tenne il famoso discorso “Design Outside The Box”.
Durante lo speech, Schell parlò del futuro del gaming, esplorando le possibili implicazioni dei giochi nella vita quotidiana, favorite dal progresso tecnologico.
Sebbene nel suo discorso Schell non menzioni esplicitamente la gamification, è possibile individuare nelle sue parole alcuni degli elementi chiave alla base di questa disciplina come l’uso di punti e bonus per influenzare i comportamenti delle persone.
Strategie di gamification e change management: i miti da sfatare
Nel corso degli ultimi anni, la gamification ha assunto un ruolo sempre più rilevante all’interno delle aziende, affermandosi come una metodologia efficace per incrementare l’engagement e stimolare comportamenti pro-attivi nelle persone.
È importante sottolineare che lo scopo delle strategie di gamification non è trasformare le attività in gioco, bensì utilizzare alcuni elementi caratteristici del mondo ludico per migliorare l’esperienza lavorativa e ottimizzare i processi aziendali.
Ecco alcune miti sulla gamification che vogliamo sfatare:
- Deve necessariamente essere divertente: sebbene l’elemento ludico può aumentare l’interesse e l’impegno delle persone, l’obiettivo principale della gamification è promuovere comportamenti specifici che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Non è quindi indispensabile che ogni aspetto sia percepito come “divertente” nel senso tradizionale del termine.
- Richiede grandi investimenti: contrariamente a quanto si possa pensare, la gamification non richiede necessariamente grandi budget. Molte soluzioni possono essere implementate con risorse limitate, sfruttando strumenti esistenti o modificando leggermente le procedure standard per incorporare elementi propri della gamification.
- È efficace solo con i giovani: la gamification non è limitata a una specifica fascia d’età.
È limitata a specifici settori: la gamification può essere applicata in una varietà di settori, non solo in quelli tradizionalmente associati al gioco o al divertimento.
I vantaggi della gamification applicata al change management
Come evidenziato nei paragrafi precedenti, l’implementazione di strategie di gamification nel change management offre numerosi benefici:
- Aumento del coinvolgimento e della motivazione: le tecniche di gamification stimolano l’interesse e la partecipazione attiva delle persone, incentivandole a impegnarsi maggiormente.
- Miglioramento dell’esperienza lavorativa: la gamification trasforma contribuisce a rendere le attività lavorative più stimolanti e gratificanti.
- Monitoraggio costante e continuo: l’uso di strumenti come badge, punti e classifiche aiuta a monitorare i progressi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
- Promozione di un clima di miglioramento continuo: le strategie di gamification incoraggiano i dipendenti a mettersi alla prova, spronandoli a uscire dalla propria zona di comfort e a migliorarsi.
- Incentivazione di uno spirito competitivo positivo: attraverso sfide e giochi, la gamification promuove una sana competizione tra le persone, stimolando la produttività e la creatività.
Il Modello Octalysis di Yu-kai Chou
L’imprenditore ed esperto in Behavioral Design, Yu-kai Chou, ha identificato otto motivazioni fondamentali, note come “core drive”, che aumentano significativamente il coinvolgimento e la motivazione delle persone e che sono alla base delle strategie di gamification.
Queste motivazioni, che formano il cosiddetto Modello Octalysis da lui ideato, sono:
- Epic Meaning & Calling (Senso Epico): desiderio di essere parte di qualcosa di grande.
- Development & Accomplishment (Sviluppo e Realizzazione): desiderio di crescere (a livello personale e/o professionale) e superare sfide sempre più difficili.
- Empowerment of Creativity & Feedback (Potenziamento della Creatività e Feedback): desiderio di esprimere la propria creatività e di vedere l’impatto e il risultato delle proprie azioni, ricevendo feedback continui.
- Ownership & Possession (Proprietà e Possesso): desiderio di mantenere e proteggere le proprie conquiste.
- Social Influence & Relatedness (Influenza Sociale e Relazionalità): tendenza sociale dell’uomo a condividere, cooperare ma anche a competere con gli altri.
- Scarcity & Impatience (Scarsità e Impazienza): la scarsità stimola il desiderio. Rendendo un elemento raro o disponibile per un tempo limitato, si incentivano le persone ad agire con rapidità per cogliere l’opportunità prima che svanisca.
- Unpredictability & Curiosity (Imprevedibilità e Curiosità): la curiosità verso ciò che accadrà dopo mantiene alto il coinvolgimento.
- Loss & Avoidance (Paura della Perdita): questo drive è legato alla paura di perdere ciò che ci appartiene.
Oltre a identificare gli otto core drive della gamification, Yu-kai Chou, nel suo modello, li organizza in modo strutturato per illustrare come i diversi tipi di motivazioni influenzano il comportamento umano.

Right Brain vs. Left Brain Core Drives
I core drive sulla destra del modello Octalysis sono definiti “Right Brain Core Drives“. Questi sono strettamente collegati a elementi come la creatività, l’espressione personale e gli aspetti sociali. Essi tendono a coinvolgere l’emozione, l’empatia e la connessione interpersonale, riflettendo una natura più espressiva e emotiva.
Al contrario, i core drive sulla sinistra sono etichettati come “Left Brain Core Drives“. Questi sono associati alla logica, ai calcoli e alla razionalità. Si concentrano su strutture e sistemi che incentivano comportamenti tramite obiettivi chiari e feedback tangibili, come punti e livelli.
White Hat e Black Hat Gamification
Il modello Octalysis fa un’ulteriore distinzione tra White Hat Gamification e Black Hat Gamification.
I core drive situati nella parte superiore del grafico sono considerati motivatori positivi in quanto capaci di promuovere l’engagement e la partecipazione delle persone attraverso incentivi che generano sentimenti di realizzazione e appagamento. Le strategie che utilizzano questi core drive sono note come “White Hat Gamification”.
I core drive situati nella parte inferiore del grafico, invece, tendono a spingere l’azione attraverso tensioni emotive, come la paura di perdere qualcosa o l’ansia per l’incertezza del futuro. Le strategie che utilizzano questi core drive sono note come “Black Hat Gamification”. Sebbene efficaci nel promuovere azioni rapide e coerenti, possono portare a esperienze potenzialmente stressanti o coercitive.
Come implementare efficacemente una strategia di gamification nel change management: la regola delle 4-D
Per garantire che la gamification aziendale produca risultati tangibili e benefici a lungo termine, occorre adottare un approccio sistematico e ben strutturato. Questo può essere realizzato seguendo la cosiddetta “regola delle 4-D“, un metodo che aiuta a mantenere il focus sulle finalità strategiche e garantisce che l’intero processo sia coerente e orientato verso il raggiungimento degli obiettivi predefiniti.
- Definisci gli obiettivi aziendali: prima di tutto, stabilisci quali obiettivi desideri raggiungere attraverso la gamification (ad esempio: miglioramento dell’engagement dei dipendenti o promozione di specifici comportamenti aziendali). Gli obiettivi dovrebbero essere specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporali (Metodo SMART).
- Delimita le azioni: successivamente, definisci quali azioni specifiche vuoi incentivare tra le persone. Identifica i comportamenti che contribuiscono agli obiettivi aziendali e definisci come misurarli e monitorarli nel tempo. Ad esempio, se l’obiettivo è aumentare l’utilizzo di un nuovo software, le azioni potrebbero includere il completamento di tutorial interattivi.
- Determina la strategia di gamification migliore: scegli gli elementi di gamification che meglio si adattano al tuo ambiente lavorativo e ai tuoi obiettivi (ad esempio: uso di punti, badge o classifiche).
- Divertiti: nonostante abbiamo detto che il focus della gamification è il raggiungimento degli obiettivi aziendali e non il divertimento in sé, è importante che il processo rimanga piacevole e stimolante. Integrare elementi di divertimento aumenta il coinvolgimento, migliora la collaborazione e stimola la creatività all’interno del team.
Esempi di gamification aziendale change management
L’applicazione delle strategie di gamification ai processi di change management può trasformare la transizione organizzativa in un’esperienza stimolante e positiva per tutti i membri di un’azienda.
Ecco alcuni esempi pratici di come le tecniche di gamification possono essere integrate efficacemente in tali processi:
Obiettivi e Ricompense
Una diffusa strategia di gamification applicata al change management consiste nell’introdurre un sistema di accumulo punti legato al completamento di specifici step. Ogni volta che questi vengono portati a termine, si conquistano dei punti o si ottengono dei badge e si avanza di livello.Chi completa per primo tutti i livelli, riceve un premio.
Tabellone Leaderboard
Un altro esempio di strategia di gamification aziendale è rappresentata dalla leaderboard, ovvero un tabellone visibile a tutti i dipendenti, che mostra chi ha raggiunto i migliori risultati nell’adozione di un nuovo processo o sistema.
Questa iniziativa stimola una sana competizione tra i colleghi, spronandoli a impegnarsi per scalare la classifica.
Missioni e Sfide
Per incentivare le persone a raggiungere specifici obiettivi legati al processo di change management, un’altra valida strategia di gamification consiste nell’organizzare delle missioni settimanali o mensili. Per esempio, potresti sfidare le persone a completare tutti i moduli di una nuova formazione entro una settimana, con una ricompensa per chi finisce per primo.
Simulazioni e Giochi di ruolo
Integrare simulazioni e giochi di ruolo nei programmi di change managemente rappresenta un esempio efficace di gamification applicata al workplace. Queste simulazioni creano ambienti virtuali in cui i dipendenti possono immergersi in scenari che riflettono situazioni reali future, relative all’utilizzo di nuovi sistemi o processi.
L’uso di queste tecniche consente ai lavoratori di migliorare la proprie capacità di adattamento a nuove procedure o tecnologie, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e meno monotono rispetto ai tradizionali metodi didattici.
Conclusioni
In conclusione, l’integrazione di strategie di gamification nei processi di change management rappresenta una significativa evoluzione rispetto ai tradizionali metodi di controllo spesso utilizzati nelle aziende.
Elementi come punti, che rappresentano ricompense immediate, livelli, che indicano il progresso, badge, che attestano il raggiungimento di obiettivi, e classifiche, che stimolano la competizione, sono tutti strumenti in grado di aumentare la partecipazione e il coinvolgimento delle persone all’interno dei processi di cambiamento aziendale.
Questi meccanismi, oltre a facilitare l’adozione di nuovi sistemi e comportamenti, migliorano anche la soddisfazione e l’interazione le persone, rendendole protagoniste attive del cambiamento.
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