5 consigli per vivere meglio, anche sotto stress

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“Esiste un unico modo per evitare lo stress…essere morti!”

L’unica certezza dello stress è che non può e non deve essere eliminato ma, sicuramente, possiamo tutti imparare a gestirlo efficacemente. Per far ciò è necessario prima capire di cosa si tratta.

Lo sai che lo stress non è così cattivo come tutti dicono?

La parola “stress” è forse una delle più inflazionate nella società attuale. Diciamo di essere “stressati” quando siamo in mezzo al traffico, quando siamo oberati di lavoro, quando abbiamo appena chiuso una relazione importante, e persino quando siamo in ansia o depressi.

Insomma, ogni volta che qualcosa intralcia il nostro benessere c’è di mezzo lui: lo stress. 

Ma cos’è davvero lo stress?

Lo stress non è altro che una risposta psicofisica ad una quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali percepiti dalla persona come eccessivi.

Alla domanda se lo stress faccia male oppure no, ci viene naturale rispondere di sì. 

Tuttavia, se riflettiamo onestamente sulle più importanti conquiste che abbiamo raggiunto nella nostra vita non possiamo non riconoscere che sono state, almeno inizialmente, fonte di elevato stress. Dall’imparare a guidare, al superare gli esami scolastici, dal crescere professionalmente al comprare una casa. Insomma, ogni volta che abbiamo fatto dei progressi significativi, abbiamo dovuto gestire una qualche forma di stress. Anzi, è proprio l’aver dovuto fronteggiare lo stress che ci ha permesso di crescere e di fare un “upgradare” ad un livello successivo.

Lo stress, infatti, se percepito nelle giuste dosi e sfruttato opportunamente può trasformarsi nel nostro migliore alleato

Attenzione però alle dosi

Come diceva Hans Selye, “lo stress è il sale della vita”, cioè qualcosa di indispensabile; ma se assunto in grande quantità può fare male.

È utile concepire lo stress come un farmaco: alle giuste dosi fa bene, in quantità eccessiva diventa tossico. 

Riconoscere lo stress negativo, però, non è così semplice.

Oltretutto, trattandosi di un rischio legato alla sfera immateriale è fortemente influenzato dalla soggettività della singola persona. Spesso, quindi, si arriva ad affrontarlo solo una volta che la situazione è ormai conclamata.

Quando nel lavoro si arriva alla cronicizzazione di una condizione di stress cattivo, si parla di “burnout”. La persona vive una vera e propria condizione di esaurimento e crollo emotivo.

Si dovrebbe affrontare il problema prima che si ingigantisca, dato che, anche in ambito psicologico, è certamente meglio prevenire che curare.

Dunque, per evitare di giungere a condizioni di tale entità è utile adottare strategie personali e organizzative per prevenire lo stress negativo e promuovere il benessere proprio e altrui.

Cosa (non) facciamo per fronteggiarlo

Anche se ce ne lamentiamo spesso, lo stress è sistematicamente sottovalutato dalla maggior parte di noi. Certo, ne parliamo, ci sfoghiamo con colleghi, parenti o amici e siamo anche bravissimi nell’autoesaminarci e capire se stiamo vivendo periodi di stress eccessivo. Tuttavia, questo non implica automaticamente il ricorrere ad una qualche azione risolutiva per ridurlo o comunque per imparare a sostenerlo meglio. Sottovalutiamo quindi la possibilità di intervenire su di esso.

Spesso ci crediamo supereroi che riescono a performare e a tirare avanti ad oltranza, sottovalutando i segnali di una fatica eccessiva che iniziano a emergere. 

Mi è capitato spesso, nel mio lavoro, di incontrare persone che si sono rotte perché pensavano che prima o poi la fatica eccessiva che stavano vivendo sarebbe svanita da sola.

5 consigli per per vivere meglio, anche sotto stress

Come anticipato nei paragrafi precedenti, lo stress non può essere eliminato, ma non per questo non può essere fronteggiato con le giuste strategie. Ecco 5 suggerimenti per vivere bene “anche” sotto stress.

1) Controlla ciò che puoi e accetta tutto il resto

Spesso la primaria fonte di stress è il bisogno di non farci sfuggire nulla dalle mani. Una modalità per ridurre questa tensione è provare a smettere di cercare di tenere tutto sotto controllo, stress compreso.

Trova il giusto equilibrio: da un lato in controllo non deve diventare una mania e dall’altro però non deve essere neanche visto come qualcosa da evitare a tutti i costi.

Impara piuttosto ad accettare l’idea di non controllare ogni cosa e, di conseguenza, a gestire la fatica che ciò può comportare.

2) Imponiti una piccola imperfezione

Viviamo in una società sempre più esigente e questo finisce spesso per farci dedicare troppo tempo e troppe energie ad attività che potrebbero essere svolte in modo efficace anche con uno sforzo minore.

Interrompi questa trappola: obbligati a lasciare una piccola cosa non del tutto controllata o a inserire un piccolo errore (per esempio un’email con un refuso). Cerca di tenere a freno la tendenza al perfezionismo e quando puoi delega il più possibile. 

3) Cambia mindset

Identificare ogni accadimento come sfiga cosmica non ti farà di certo percepire meno fatica.

Avere invece un giusto mindset, che di fronte ad una “sfiga” ti fa vedere una sfida, è quello che ci vuole.

Il punto cruciale è l’approccio mentale al problema. I problemi sono per la mente quello che l’esercizio fisico è per il corpo: pur essendo stressanti, pressanti e logoranti, ti allenano a risolverne altri, anche più complessi.

4) Ricarica le batterie

Anche se ti sembra di farcela sempre, devi sapere che il “moto perpetuo” ahimè non esiste.

Se sei convinto che ricaricare le batterie non è un lusso che puoi permetterti, sappi che se non sei tu a fermarti, sarà il tuo organismo a farlo e la tua mente a ti costringerà a uno stop non preventivato.

Fai del riposo una tua priorità, non optional trascurabile.

5) Chiedi aiuto

So che chiedere aiuto, soprattutto nella nostra cultura, ci fa sembrare dei deboli, più ai nostri occhi che agli occhi degli altri.

Non è sbagliato, però, ne tantomeno così raro chiedere un supporto, magari ad un professionista quando ti accorgi che qualcosa non sta andando come vorresti e che lo stress non viene più percepito come un valido alleato ma piuttosto come un nemico imbattibile.

Picture of Vittoria Olivieri
Vittoria Olivieri
Psicologa del lavoro. Svolge attività di orientamento formativo e professionale per studenti e lavoratori. Dal 2017 accompagna lavoratori e aziende nell’implementazione di percorsi di Change Management.
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Vittoria Olivieri
Psicologa del lavoro. Svolge attività di orientamento formativo e professionale per studenti e lavoratori. Dal 2017 accompagna lavoratori e aziende nell’implementazione di percorsi di Change Management.
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