Piano di Smart Working

Benefici e opportunità dello Smart Working

Smart Working: benefici e vantaggi

La pandemia da Covid-19 ha certamente avuto un impatto negativo sulla vita sociale delle persone e sull’economia mondiale ma, allo stesso tempo, ha aperto la strada a nuove sfide e opportunità. 

Numerose aziende hanno ad esempio deciso applicare nelle loro realtà la modalità di lavoro agile e adottando, di conseguenza, un piano di Smart Working.

Del resto numerosi indagini e sondaggi sullo Smart Working sottolineano come questa modalità di lavoro sia in grado di:

Lo Smart Working ci sta  perciò dimostrando come un nuovo modo di lavorare non sia solo possibile ma anche applicabile in settori e a figure professionali prima ritenuti incompatibili.

Come riportato dall’indagine condotta nei primi mesi del 2021 da PMI.it insieme a T-Voice, il 76,8% dei lavoratori italiani auspica, una volta terminata l’emergenza sanitaria, di poter continuare alternare giorni di lavoro in presenza a giorni di lavoro da remoto. 

Un desiderio che sembra che le aziende intendano esaudire: stando infatti ai dati recentemente diffusi dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, si prevede che saranno 4,38 milioni i lavoratori che opereranno almeno in parte da remoto anche dopo la pandemia.

Piano di Smart Working: il processo

La sfida è ora quella di regolare in modo strategico il lavoro in ufficio e da remoto

Tuttavia, se è vero che l’introduzione di un Piano di Smart Working può apportare benefici e vantaggi alle organizzazioni, è altrettanto vero che ri-organizzare e ri-pensare le attività lavorative è un processo delicato, che deve essere affrontato per step.

Le fasi che precedono l’applicazione di un Piano di Smart Working e la predisposizione degli accordi individuali di Smart Working possono essere così divise:

Fase 1: Analisi

Prima di tutto si parte dalla fase di analisi durante la quale vengono raccolte informazioni sulle attività svolte, sugli spazi disponibili e sul livello di digitalizzazione. Viene anche valutato il livello di predisposizione delle persone al modello ibrido nonché quello dell’azienda. Infine, vengono individuate le attività più importanti e ricorrenti svolti dai membri dell’organizzazione, il livello di remotizzazione massimo e l’importanza della presenza fisica in ufficio per le diverse attività.

Fase 2: Ascolto

Qualsiasi cambiamento all’interno di un’organizzazione genera incertezza nelle persone. Per questo motivo è importante organizzare dei momenti di ascolto, attraverso i quali si riesce a creare tra i dipendenti un senso di partecipazione al processo decisionale oltre a rendere maggiormente efficace e di successo l’applicazione del piano di Smart Working in azienda.

Fase 3: Strategia

I risultati così ottenuti nella fase di analisi e i feedback raccolti attraverso i momenti di ascolto vengono condivisi con il top management e si traducono nell’elaborazione di diversi scenari di Smart Working. Una volta valutato l’impatto di ciascuno scenario sull’organizzazione e sugli spazi, viene definito il piano di Smart Working definitivo.

Fase 4: Attuazione

Infine, l'ultima fase è quella di attuazione del piano di Smart Working. In questa fase vengono promossi interventi in primo luogo formativi e in secondo luogo di comunicazione al fine di facilitare il processo di cambiamento.

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Nello specifico i servizi che offriamo includono: analisi del grado di remotizzazione delle attività, definizione del modello e del piano di Smart Working, formazione sullo Smart Working e la gestione e promozione di un processo di Change Management. Inoltre: redazione di policy aziendali e accordi individuali di Smart Working.

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