Come ridurre il rumore in ufficio: strategie e consigli per un ambiente di lavoro più silenzioso

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Il rumore negli spazi di lavoro rappresenta una delle maggiori fonti di stress e distrazione, influenzando negativamente tanto il benessere dei dipendenti quanto la loro efficienza. Quindi, come possiamo ridurre il rumore in ufficio?

Studi recenti evidenziano una diretta correlazione tra la riduzione dei livelli di rumore e l’aumento della produttività. La presenza di un ambiente tranquillo non solo favorisce una maggiore concentrazione ma contribuisce anche a migliorare la qualità della vita lavorativa.

Strategie acustiche per uffici produttivi: dalla teoria alla pratica

Quando discutiamo di “rumore”, spesso usiamo il termine in senso ampio, tuttavia, dal punto di vista dell’acustica, esistono diverse categorie di rumori, ognuna con un impatto specifico sugli ambienti di lavoro.

È fondamentale distinguere tra i rumori che vengono elaborati dalla nostra corteccia cerebrale, attirando così la nostra attenzione come possibili segnali di allarme, e quelli che, invece, rimangono sotto la soglia della nostra consapevolezza. Tra i suoni che catturano la nostra attenzione, le parole comprensibili giocano un ruolo chiave, poiché tendiamo a focalizzarci su di esse.

Questi rumori condividono una gamma di effetti nocivi sulla salute umana, che variano a seconda di molteplici fattori, come le caratteristiche fisiche del suono e la sensibilità individuale di chi lo ascolta.

Gli effetti negativi si manifestano in tre modi principali: danni permanenti o semi-permanenti, disturbi temporanei che alterano lo stato psicofisico, e infine, una generale sensazione di fastidio che diminuisce la concentrazione e, di conseguenza, la produttività lavorativa.

Risulta quindi di estrema importanza adottare approcci mirati per gestire il rumore negli ambienti di lavoro, soprattutto negli open space, dove la convivenza di diverse attività può facilmente generare un livello di distrazione elevato.

Nei paragrafi che seguono, esploreremo una serie di consigli pratici e strategie dettagliate pensate per diminuire il livello di rumore all’interno degli ambienti di lavoro.

Installazione di pannelli fonoassorbenti

I pannelli fonoassorbenti rappresentano una soluzione efficace per migliorare l’isolamento acustico degli uffici, contribuendo a ridurre la diffusione di rumori potenzialmente fastidiosi durante le ore lavorative.

Questi rivestimenti, progettati per assorbire il suono piuttosto che rifletterlo, giocano un ruolo fondamentale nel ridurre i rumori in ufficio, sia quelli provenienti dall’esterno che quelli generati all’interno.

Sul mercato è disponibile una vasta gamma di pannelli fonoassorbenti, ognuno caratterizzato da specifiche funzionalità e materiali. Tra questi troviamo:

  • Pannelli fonoassorbenti resistivi, che sono fabbricati con materiali porosi per catturare il suono.
  • Pannelli che lavorano sulla base della risonanza, con una struttura capace di vibrare per limitare la propagazione del rumore.
  • Pannelli per risonanza a cavità, progettati con aperture per catturare le frequenze basse.
  • Pannelli fono-diffondenti, efficaci nell’assorbire le frequenze sonore medio-alte.
  • Pannelli realizzati in Isolmix, un materiale riciclato composto da una miscela di fibra tessile e fiocchi di poliestere, privi di additivi chimici.
  • Pannelli a specchio fonoassorbenti, costruiti in vetro con una pellicola che, pur riflettendo la luce, permette il passaggio delle onde sonore.

Applicati alle pareti, questi pannelli catturano e smorzano le onde sonore, contribuendo a prevenire l’eco e la riverberazione, ma possono anche trasformarsi in elementi decorativi, offrendo una vasta gamma di colori, texture e disegni.

Al di là delle pareti, i pannelli fonoassorbenti trovano impiego anche come divisori per scrivanie, dove fungono da barriere acustiche personali, aumentando la privacy e la concentrazione di ogni lavoratore. Questi divisori possono essere facilmente installati tra le postazioni di lavoro, offrendo una soluzione immediata per creare spazi più silenziosi e ridurre le interferenze sonore.

Phonebooth: cabine insonorizzate per ridurre il rumore

I phone booth – letteralmente cabine telefoniche – sono spazi insonorizzati, progettati per ridurre il rumore e garantire allo stesso tempo la privacy di chi li utilizza.

Essi rappresenta una soluzione innovativa ed efficace per ridurre il rumore in ufficio.

In commercio esistono modelli monoposto, perfetti per chi necessita di fare una telefonata o una videocall, a versioni capaci di accogliere piccoli gruppi, ideali per lavorare in team o per riunioni in un contesto riservato ma non isolato dal resto dell’ufficio.

Queste strutture, grazie alla loro versatilità, si inseriscono armoniosamente negli spazi di lavoro, arricchendo l’ambiente ufficio non solo dal punto di vista funzionale ma anche estetico.

I phone booth sono particolarmente indicati per ambienti ad alto traffico o per aree caratterizzate da un elevato livello di rumore, rispondendo efficacemente alle sfide poste dai moderni layout che, sebbene promuovano la collaborazione e l’interazione, spesso risultano essere fonte di distrazioni e rumore.

Offrendo un rifugio dal trambusto generale, queste cabine permettono alle persone di isolarsi senza sentirsi escluse, mantenendo un equilibrio tra la necessità di quiete e l’essere visivamente connessi con il resto dell’ufficio.

Riduzione rumore in ufficio attraverso i phone booth
Esempio di phone booth inserito negli uffici di Superstudio Events, progettati da Workitect

Come ridurre il rumore in ufficio con la divisione strategica degli spazi

Dividere gli spazi di lavoro in modo strategico è cruciale per ridurre il rumore in ufficio, partendo dalla struttura esistente dello spazio lavorativo.

Prevedere delle specifiche aree dedicate alle attività di concentrazione e altre dedicate invece alle riunioni e ai focus-group, ha un impatto significato sulla diminuzione del lavoro e, allo stesso tempo, sul miglioramento della produttività e della concentrazione dei membri del team.

In Workitect progettiamo spazi di lavoro applicando l’Activity Based Working (ABW), un modello che promuove lo sviluppo di ambienti flessibili. Seguendo questo modello, ideiamo spazi pensati per favorire quattro macro attività: di contemplazione, di concentrazione, di comunicazione e di collaborazione. Per ciascuna di queste, identifichiamo soluzioni spaziali e acustiche mirate.

L’approccio dell’Activity Based Working si rivela così un alleato fondamentale nella riduzione del rumore, poiché consente ai lavoratori di selezionare l’ambiente più idoneo in base all’attività da svolgere, evitando sovrapposizioni e conflitti sonori.

Workitect, attraverso l’ABW, non solo realizza spazi di lavoro funzionali ed esteticamente piacevoli ma introduce una cultura lavorativa dove il benessere acustico diventa un pilastro centrale per un ambiente lavorativo equilibrato e produttivo.

Riduci il rumore in ufficio con Workitect

In conclusione, ridurre il rumore in ufficio non è semplicemente una questione di comfort, ma una strategia essenziale per promuovere la produttività, il benessere e l’efficienza all’interno dell’ambiente lavorativo.

Workitect si posiziona all’avanguardia nella creazione di spazi di lavoro che rispondono dinamicamente alle esigenze di un mondo lavorativo in continua evoluzione. Attraverso la nostra metodologia, progettiamo uffici pensati per migliorare la qualità della vita lavorativa di ogni individuo.

Ridurre il rumore in ufficio diventa così non solo un obiettivo raggiungibile, ma un elemento chiave nella progettazione di spazi di lavoro che abilitano alla crescita personale e professionale, e al benessere complessivo.

Picture of Simone Casella
Simone Casella
Architetto e co-founder di Workitect, dal 2010 si occupa di progettazione di spazi ufficio per aziende multinazionali in Italia e all'estero come Panasonic, Gellify, Fondazione Telethon e Thales Alenia Space.
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Simone Casella
Architetto e co-founder di Workitect, dal 2010 si occupa di progettazione di spazi ufficio per aziende multinazionali in Italia e all'estero come Panasonic, Gellify, Fondazione Telethon e Thales Alenia Space.
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