Milano Design Week 2024, creatività e inclusione. Il report di Workitect

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Installazioni, design in palazzi storici e nuovi allestimenti negli showroom, la Design Week sta a Milano come il Festival del Cinema a Venezia! Ecco il report della mia passeggiata meneghina – con intermezzi di trasporto su e giù grazie all’ATM – alla scoperta della città, tra allestimenti d’autore e edifici industriali riattivati nel segno della creatività. ​​

Milano città del Design

Quando dici “design” in Italia, il dito sulla mappa indica Milano. Non c’è discussione, il capoluogo lombardo intreccia la sua storia contemporanea con quella del design italiano. Qui c’è la Triennale, il MUDEC – Museo delle Culture, la Fondazione Prada, lo studio-museo di Achille Castiglioni, la Fondazione Luigi Rovati, Armani Silos e tanto altro ancora. Anche il Castello Sforzesco si è prestato a location per una installazione di Philippe Stark, intitolata Transitions, che invitava a un’esplorazione multisensoriale e interattiva delle transizioni disegnate dalla relazione tra materia e acqua.

Design Week 2024

La Design Week è uno degli eventi più importanti nel mondo del design e dell’arte, l’edizione 2024 si è chiusa domenica 21 aprile e ha attirato designer, artisti, aziende e appassionati da tutto il mondo. 

Durante la settimana – con i visitatori divisi tra Rho Fiera (circa 1.900 espositori…) e FuoriSalone – la città è diventata il palcoscenico di mostre, esposizioni, presentazioni di prodotti, installazioni artistiche, conferenze e workshop legati al design in tutte le sue forme: dal design industriale al design d’interni, dalla moda alla grafica. Anche quest’anno è stata un’occasione unica per scoprire le ultime tendenze nel settore del design e per esplorare le innovazioni creative di artisti emergenti e affermati. 

Edifici storici e cortili aperti per l’occasione, da Palazzo Litta – l’antica struttura barocca di corso Magenta ha ospitato l’installazione sia nel cortile esterno, la coloratissima Straordinaria, che nelle sale interne con le creazioni La Bocca è Mobile di Gufram ed Experiential Matter di UNobject) – a Palazzo Senato dove l’installazione Haptic Orange – un enorme sistema di tubature ad allestire una rete labirintica dal carattere industriale – è stata progettata da Samuel Ross.

Il filo conduttore dell’ultima edizione è stato quello della circolarità, dell’inclusività e della valorizzazione di talenti emergenti del design. Proprio l’inclusione era il significato della colorata installazione in piazza San Babila con la scultura arcobaleno We Are Dreamers delle designer Elena e Giulia Sella.

Tutto è troppo?

Una riflessione finale sul fatto che Milano non è solo Design Week ma anche Fashion Week e tanto altro ancora. Organizzare tutti gli eventi qui – ma proprio tutti – ha delle conseguenze. Scontate le esagerazioni per alcune settimane l’anno, come in tutte le città che ospitano manifestazioni attrattive, dalle case su Airbnb agli hotel a prezzi folli, dai voli ai ristoranti… Ma tutto non è troppo? Quindi come coniugare il successo di Milano con chi fruisce dei suoi spazi semplicemente per vivere e lavorare? 

Durante la Week presa in considerazione, una ricerca del Centro Studi Abitare ha svelato che i prezzi a settimana per un alloggio sono aumentati dal +193% di via Tortona al +243% di zona Brera. Certo di questi eventi beneficiano in tanti, ma vogliamo negare che dal 1994 il centro di Milano ha perso 300mila abitanti e ormai i principali proprietari immobiliari sono fondi finanziari stranieri? Come in molte realtà metropolitane, oggi viviamo la dicotomia tra chi si appropria degli spazi e chi dovrebbe viverli.

Foto: Delfino Sisto Legnani. Courtesy Salone del Mobile

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Francesco Sani
Giornalista Pubblicista laureato in Sociologia all'Università di Firenze. È Direttore della rivista Firenze Urban Lifestyle e collabora con altri magazine e blog su temi attinenti Cultura, Ambiente e Società. Scrive e ha scritto per L'Espresso, Il Fatto Quotidiano, Smart Working Magazine e Artribune.
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Giornalista Pubblicista laureato in Sociologia all'Università di Firenze. È Direttore della rivista Firenze Urban Lifestyle e collabora con altri magazine e blog su temi attinenti Cultura, Ambiente e Società. Scrive e ha scritto per L'Espresso, Il Fatto Quotidiano, Smart Working Magazine e Artribune.
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