Piano aziendale di Smart Working

Come strutturare un Piano aziendale di Smart Working

Piano aziendale di smart working

Da telelavoro a sistema di lavoro ibrido

Nel 2020 oltre la metà delle aziende parlavano di lavoro da remoto; nel 2021, invece, la conversazione si è spostata sul modello ibrido e sull’adozione di un piano aziendale di smart working a lungo termine.

Oggi le domande che i nostri clienti ci rivolgono più frequentemente riguardano il sistema di lavoro: come strutturare un piano aziendale di smart working? 

E ancora: : come redigere gli accordi individuali di Smart Working, stabilendo delle regole efficaci e condivise da tutta l’organizzazione?

I numeri dello Smart Working

Con l’avanzamento della campagna vaccinale e l’introduzione del Green Pass, le organizzazioni hanno ripreso ad accogliere le persone nei propri spazi di lavoro, mantenendo comunque un sistema di lavoro ibrido che include giorni di lavoro da remoto.

Secondo l’Osservatorio dello Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2020 hanno lavorato a distanza 6,58 milioni di persone, mentre a settembre 2021 il numero è sceso a 4,07 milioni mantenendosi comunque decisamente superiore rispetto ai dati registrati prima dell’inizio della pandemia (570mila persone nel 2019).

Questi dati confermano, ancora una volta, la volontà delle imprese italiane di adottare una modalità organizzativa e lavorativa più flessibile e dinamica, sia in termini di orario che di luogo di lavoro.

Piano aziendale di Smart Working: cosa c’è da sapere

Quando si parla di Smart Working si tende erroneamente a considerarlo solo ed esclusivamente lavoro da casa. In realtà per Smart Working si intende una modalità di lavoro che consente di lavorare in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, entro i limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale. Sintetizzando per punti, potremmo definire il lavoro agile come:

Legge n. 81/2017 e accordi individuali

Con l’introduzione della Legge n. 81/2017, la normativa che disciplina il lavoro agile, l’adozione dello Smart working da parte delle aziende è stata vincolata alla sottoscrizione di un accordo scritto tra il datore di lavoro e il dipendente, da inviare in via telematica al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite apposita piattaforma.

Con l’inizio dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, tale disposizione è stata però derogata dando la possibilità alle aziende di far lavorare da casa i dipendenti anche in assenza degli specifici accordi.

Tuttavia, una volta terminata l’emergenza, tutte le aziende che intenderanno mantenere lo Smart Working dovranno adeguarsi.

L’adozione di un piano aziendale di Smart Working è sicuramente una soluzione strategica e conveniente per le aziende. Introdurre un sistema di lavoro ibrido che tenga conto delle attività svolte da ciascuno e che soddisfi le richieste del top-management e del personale necessita però del supporto da parte di un team di esperti.

Consulenza Smart Working

Noi di Workitect aiutiamo le aziende a trovare il giusto equilibrio tra lavoro in ufficio e da remoto, accompagnandole nel processo di trasformazione verso un nuovo modo di lavoro e definendo il giusto piano di Smart Working.

La sfida che abbiamo deciso di cogliere è offrire una consulenza Smart Working rispondente ai bisogni dell’azienda e delle persone che ci lavorano.

Nello specifico ci occupiamo di: analisi del grado di remotizzazione delle attività, definizione del modello di Smart Working, formazione sullo Smart Working e la gestione e promozione di un processo di Change Management, redazione di policy aziendali e accordi di Smart Working.

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